Situata a 45 km a Sud di Beirut, Sidone (Saida in arabo) è la maggiore città del Libano meridionale.
Secondo la Bibbia venne fondata da un bisnipote di Noè; nel XV sec. a.C. era, insieme a Tiro, uno dei più importanti porti fenici, sede di ricchi commerci tra cui quello celebre della porpora, una sostanza colorante preziosa estratta dalla conchiglia di un mollusco del genere Murex.
Nel 1110 fu conquistata dai Crociati di Baldovino I che consideravano il suo porto strategico per gli sbarchi ed il successivo avanzare verso la Terra Santa. Rimase sotto il governo dei Cavalieri Templari fino alla fine del XIII sec.
Oggi di questa parte tormentata della sua storia rimane il Castello del Mare (Qal'ah al-bahr) edificato nel 1228, imponente e ben conservata fortezza crociata costruita su un isolotto a difesa del porto, che ingloba nelle sue mura elementi di colonne romane.
Questa fortezza,comunque, non impedì ai Mamelucchi di riconquistare, nel 1291, Sidone insieme a Tiro e Acri.
Il castello era collegato alla riva con un ponte in parte fisso e in parte mobile. Solo il pilone a nord, il più vicino al castello, è originario; le altre due pile a rostro, distrutte da una tempesta nel 1936 sono contemporanee come la parte del ponte vicino alla riva. Questa costruzione, ralizzata con materiali sottratti a monumenti antichi, fu realizzata in tempi diversi fra il 1227 e il 1291.
Il suo stato attuale presenta importanti interventi che risalgono all'epoca mamelucca, particolarmente nella torre a ovest.
Quanto alla piccola moschea attigua alla cappella crociata, si può attribuire all'epoca ottomana e deve essere posteriore al 1840, data del bombardamento del castello da parte della marina britannica.