giovedì 28 gennaio 2010

Il castello di Hochosterwitz



Burg Hochosterwitz è uno dei più importanti castelli medievali austriaci. Si trova vicino a Sankt Georgen am Langsee, nel Distretto di Sankt Veit an der Glan in Carinzia poco dopo Klagenfurt, lungo la vecchia strada che portava a Vienna.
Quello che colpisce di questo maniero è il fatto che si erge improvviso nella verde campagna carinziana appollaiato su un colle isolato e visibile da oltre trenta chilometri di distanza.

Quando i Romani avanzarono oltre le Alpi e invasero l'attuale Carizia, si trovarono di fronte a questo alto colle roccioso di forma conica che si elevava per oltre 150 metri dal fondovalle; sulla sua sommità c'era un tempio di origine celtica.
Posto a controllo di una vasta valle, a nord di Klagenfurt, il luogo divenne un castrum romano (Arx Taurisca) dalle eccezionali difese naturali.
Il sito viene menzionato per la prima volta nell'860 in un atto del re di Francia Ludovico II con il quale donava alcune sue proprità al Vescovado di Salisburgo. Nell'XI secolo il castello divenne un feudo concesso dall'arcivescovo di Salisburgo Gebhard al Casato degli Sponheim in conseguenza delle lotte per le investiture. Nel 1209 i Conti di Sponheim conferiscono alla famiglia Osterwitz la carica ereditaria di coppiere.
A questo periodo risale la leggenda sull'assedio del castello da parte di Margherita del Tirolo il cui esercito fu ingannato e si ritirò quando la guarnigione del castello macellò l'ultimo bue, lo riempì di frumento e lo lanciò oltre le mura, fingendo di avere tante provviste da poterle utilizzare come proiettili. Di una leggenda simile ho già raccontato a proposito del castello di Predjama in Slovenia.
Nel XV secolo l'ultimo coppiere Georg fu catturato nel corso di una scorreria turca e morì prigioniero nel 1476 senza lasciare eredi; il castello quindi passa nelle mani dell'Imperatore del Sacro Romano Impero Federico III.
Nei trent'anni successivi il maniero fu seriamente danneggiato dai Turchi, il 5 ottobre 1509, l'Imperatore Massimiliano I consegnò il castello a Matthaus Lang, Vescovo di Gurk, il quale intraprese un considerevole progetto di recupero.
Nel 1541 l'Imperatore Ferdinando I conferì Hochosterwitz al governatore Cristof Khevenhuller. Nel 1571 il barone George Khevenhuller acquistò la fortezza e la fortificò costruendo un arsenale e 14 porte si sbarramento sull'unica via di accesso rendendola di fatto inespugnabile. Da allora non sono state fatte modifiche importanti.

Attualmente il castello è ancora in possesso dei Khevenhuller.
La visita ha inizio dalla biglietteria posta alla base del colle. Colpisce subito l'ardita cabinovia che consente ai più pigri di arrivare alla cima senza affrontare l'unica via di accesso al castello costantemente in forte pendenza.

Non è il nostro caso; noi curiosi di natura; noi che preferiamo le vie difficili per arrivare alla meta, scegliamo la gratificante fatica della salita... anche perché ci porterà ad attraversare le 14 porte che sono opere di fortificazione importanti e non prive di grazia.

Acquistato il ticket per 7,50 Euro iniziamo la visita.
La prima porta denominata Fahnrichtor (nome derivato dagli sbandieratori che che segnalavano le mosse del nemico ai difensori della soprastante fortezza) ha un pesante e massiccio portone in legno rivestito in lamine metalliche, decorato con un bassorilievo dedicato a Margherita Maultasch di cui ho già scritto.

Cominciamo la salita.
La seconda porta fu chiamata Wachtertor (o delle guardie) e aveva il compito di proteggere il fianco inferiore della montagna.

Proseguendo attraversiamo la terza porta (Nautor),
un piccolo presidio fortificato che aveva il compito di rallentare l'ascesa del nemico verso la quarta porta. Engelstore, una delle maggiori porte, a sovrastare lo strapiombo, munita di sotterranei, in grado di resistere in piena autonomia come una piccola fortezza.
Siamo saliti di parecchio e ora è possibile ammirare il panorama circostante da una certa quota.
La quinta porta chiamata Lowentor fu dotata di ponte levatoio.

Il sesto sbarramento (Manntor)

era dotato di particolari accorgimenti per ostacolare l'avanzata del nemico verso la più importante delle porte: la Khevenhullertor.
Questa torre è intitolata al feudatario Giorgio Khevenhuller e custodisce un bassorilievo che lo raffigura alla testa delle truppe che affrontarono i Turchi nel 1578.

L'ottava porta (Landsschaftor) celava un ingegnoso trabocchetto che avrebbe scaraventato gli assalitori nel baratro nel caso fossero riusciti ad attraversarla.
Le successive tre porte (Reisertor,
Waffentor,
e Mauertor)
sono meno complesse e appariscenti avendo il solo compito di rallentare la progressione del nemico.
La dodicesima torre, la Bruckentor, forma un baluardo molto efficace che sfruttava la sua posizione dominante ed un ponte levatoio.
La successiva porta (Kirchentor) è oramai in prossimità del castello vero e proprio
e anticipa la quattordicesima e ultima torre: la Kulmertor anch'essa dotata di ponte levatoio e solide mura che costituiva l'ultimo baluardo prima delle mura di cinta di Hochosterwitz.
Superato il perimetro del castello ci è immediatamente chiaro il perché sia stata scelta questa altura per un sito difensivo:

la visibilità di tutto il circondario è perfetta ed è impossibile non scorgere movimenti da grande distanza.

Staccando gli occhi dal magnifico panorama circostante, alle nostre spalle notiamo la graziosa cappella dedicata a St. Nicolaus.

In un'ala del castello è stato allestito un interessante museo con armature del XVI secolo,

artiglierie,

dipinti storici ed un bell'altare in bronzo dorato del 1580.

La facciata principale del castello è orientata ad occidente.

La corte interna è dotata di pozzo e ospita una tavola calda all'aperto.

Termina qui la visita a questo magnifico castello.

Potete trovare qualche ulteriore notizia sul sito ufficiale del maniero ma, a meno che non conosciate il tedesco, vi sarà di poca utilità in quanto le pagine tradotte in Italiano e Inglese sono piuttosto approssimative.

Un caro saluto.