Del Lago di Bled ho già scritto ed ho citato il castello come una delle attrattive principali di questa perla incastonata tra le alpi slovene.
La visita di questo maniero è davvero sorprendente, non fosse altro che per gli splendidi panorami che si godono dai suoi bastioni.
Individuarlo è cosa semplice giacché si eleva su uno sperone di roccia alto 124 metri a strapiombo sul lago.
Fu menzionato per la prima volta nel 1011, ma la costruzione attuale, fatta eccezione per una torre e qualche tratto di mura, risale al sec. XVI, dopo la distruzione in seguito al terremoto del 1511 e alla rivolta popolare del 1515, quando gli abitanti della contea si ribellarono esasperati dal dispotismo dei conti von Kreigh a cui il Vescovo di Bressanone diede il feudo in concessione permanente.
Il castello venne ricostruito dai nuovi feudatari, gli Auersperg, conti di Turjak.
Altri edifici residenziali e popolari intorno ai due cortili furono aggiunti in epoca barocca; il tutto era protetto da un duplice giro di mura di cinta e da fossati. L'aspetto attuale del castello è il risultato dei lavori di restauro durati molti anni, fino al 1961.
Passeggiando sulla sponda nord del lago, sovrastati dalla rupe, è agevole individuare alcuni sentieri che portano sullo sperone roccioso.
Parimenti è possibile arrivare nei pressi dell'ingresso del castello con auto e bus che trovano possibilità di parcheggio nelle immediate vicinanze.
Per la serie "se non soffro non son contento", affronto il sentiero e,
dopo una ventina di minuti di faticosa salita, per fortuna in completa ombra, arrivo all'ingresso.
Il biglietto costa 7 Euro e da anche diritto ad un bonus di 1,50 Euro per il ristorante del castello. L'ingresso con l'arco gotico, ricavato tra le spesse mura esterne, è anticipato dal ponte levatoio sopra il fossato ora colmato;
sul viale che porta ai livelli superiori, passo sotto l'enorme torrione cilindrico a protezione dell'accesso al secondo cortile
e finalmente arrivo al primo cortile circondato da antichi edifici tranne che sul lato che guarda verso il lago;
ed è qui che mi dirigo subito.
Protetto da un parapetto in pietra, il panorama che si gode è da cartolina:
il lago, di un brillante verde smeraldo, abbracciato dalle foreste che scendono dalle cime vicine, circonda languidamente la pittoresca isoletta (Blejski otok).
Il cortile offre molti angoletti suggestivi dove è possibile fermarsi a contemplare questa meraviglia.
Individuate delle scale che portano al cortile superiore, le percorro velocemente
e da qui il panorama è ancora più ampio, spettacolare, unico.
Distolgo lo sguardo a fatica per dedicarmi alla visita del castello.
Sul secondo cortile si affaccia il museo del castello con sale espositive che, partendo dalla preistoria,
percorrono la storia del luogo,
e soprattutto la graziosa cappella del XVI secolo dedicata ai Santi Arduino e Ingenuino, vescovi di Bressanone,
ornata di affreschi barocchi
raffiguranti l'Imperatore Enrico II, la moglie Cunegonda e il Vescovo Arduino mentre riceve l'investitura.
Sparsi ovunque nelle sale e nelle pareti esterne, affrescati o scolpiti, ci sono gli stemmi dei vescovi e dei governatori di Bled, dai quali è possibile ripercorrere le tappe della storia del castello.
Ritorno al primo cortile tramite una curiosa scala semicircolare
con bella visuale sul livello inferiore
e visito prima la bottega dell'antica stamperia e poi il camminamento di ronda protetto alla vista di eventuali nemici.
Qui l'attenzione è attratta, non tanto dalla vista esterna che si gode dalle feritoie,
ma dal cortile interno
col lago sullo sfondo.
Lascio a malincuore questo castello e devo confessare che ho fatto un doppio giro per portare con me, ben impresso nella memoria, questo splendido ricordo.
Un caro saluto.